lunedì 14 luglio 2008

Zum, zum, zum, zum, zum…o dello strozzino cortese

Sarà capitato anche a voi…di avere una musica in testa…ah, no…di parcheggiare da qualche parte la macchina e di ritrovarla al ritorno addobbata con quei fogliettini che propongono mutui, prestiti et similia. E sarò prevenuto io, ma non so, questi tagliandini mi fanno sempre venire in mente vaghe immagini di strozzinaggio, cravattari e prestiti ad interessi sanguisugati. Ma non è di questo che volevo parlare. Mi piaceva invece fare due considerazioni su un fatto curioso che ho notato proprio riguardo a due diversi modi di appiccicare all’automobile il malefico talloncino rompitasche.

Capita che, ritrovandolo sotto il tergicristallo, spesso me ne accorga quando mi sono già seduto al volante e magari ho pure agganciato la cintura, e a quel punto la mia inveterata pigrizia mi frena dal ridiscendere per liberarmene. In quei casi, confido nell’aiuto della velocità e nella forza spazzolatoria per disperdere nel vento l’indebita intrusione finanziaria. Ma sbaglio regolarmente i miei calcoli, perché piuttosto che schiodarsi dalla postazione conquistata, la malefica presenza cartacea si ostina ad oscillare al ritmo dello spazzolino, con esiti talvolta anche pericolosi, tipo quando piove davvero, e sul parabrezza si forma allora una sorta di arco malpulito ad ostruire la visuale, con seguito di cancheri tirati, che piovono più fitti del nubifragio in corso.

Altre volte invece, il foglietto è diligentemente ripiegato e discretamente riposto nella fessura che rimane tra la portiera e il montante della cappotta. In questo modo, ti viene concessa una possibilità di scelta molto più rispettosa e scevra da invadenze. Se proprio sei interessato, puoi prenderti subito il biglietto e vedere di cosa si tratta. Se invece non te ne frega punto, puoi liberarti seduta stante della proposta di prestito: basta che apri la portiera ed essa svanisce dignitosamente sull’asfalto (la mia coscienza ecologista mi impedirebbe normalmente il gesto, ma in questi casi mi sento sollevato dalla responsabilità inquinatoria, che senza esitazione addebito tutta alla primigenia fonte strozzinante).

Cosa concludere dunque…non so se la scelta di posizionare i foglietti sia dovuta al caso, o se dipenda dalla discrezione di chi li distribuisce, che molto probabilmente non c’entra nulla con i “mandanti”. Se dovessi tuttavia dare un consiglio, direi: per carità, stategli pur sempre ben lontani, ma nel vostro immaginario, preferite lo strozzino cortese.

1 commento:

Rosa ha detto...

:) è curioso, io sono capace di arrivare in una spiaggia e ripulirla completamente di tutti i detriti di plastica che la deturpano, non butto per terra neanche una cicca e ho sempre la borsa piena di munnizza, eppure sì, anch'io mi sento sollevata della responsabilità inquinatoria quando si tratta del dannato volantino sulla macchina...