venerdì 13 marzo 2015

Le muse di Kika van per pensieri: William Merrit Chase (1849-1916) – Girl in a japanesse costume (1890)


Con la primavera alle porte, torna anche la rubrichetta “Le muse di Kika van per pensieri”. Kika ed io siamo stati costretti ad un’interruzione per motivi indipendenti dalla nostra volontà, ma da oggi l’appuntamento dovrebbe riprendere la sua cadenza settimanale.

I vagabondaggi modaioli di Kika ci portano a rivisitare un autore già affrontato in una precedente puntata: stiamo parlando dell’artista americano William Merrit Chase (1849-1916). Anche il quadro scelto si può dire sia una variante di quello visto allora. Merrit Chase ci cala ancora fra le atmosfere orientaleggianti, con questa “Ragazza col vestito giapponese” (1890). 

William Merrit Chase è uno dei tanti epigoni dell’Impressionismo che abbiamo preso in considerazione fino ad ora. Non è un caso, perché da un punto di vista stilistico e iconografico, le opere prodotte durante questo periodo della storia dell’arte si addicono molto alle ricerche di moda di Kika. Riguardo a Merrit Chase, non ho molto da raccontare: è stato un buon pittore e divulgatore della “causa artistica”, ma la sua opera non ha detto nulla di particolarmente innovativo. 

Vuoi per questo motivo, vuoi per la scarsità di fantasia che mi coglie sul momento, mi concentrerò dunque per questa volta sul gioco delle somiglianze fra il soggetto dipinto e personaggi noti dei giorni nostri. Questa volta la mia indagine fisiognomica ha dato parecchi risultati. Come capita quasi sempre, non si tratta di somiglianze “didascaliche”. In ciascuna ho visto qualche dettaglio che mi ha illuminato, anche se nessuno di questi volti può dirsi il sosia perfetto della ragazza ritratta.
Ecco dunque la mia carrellata di somiglianze. Sono tutti volti notissimi, a parte forse il primo, ma solo per questioni "cronologiche".



Cominciamo con questa brava attrice di cinema, teatro e tv di qualche anno fa: Carla Gravina.


Proseguiamo con un’altra attrice, che è nota invece soprattutto per il suo suo ruolo di presentatrice tv: Mara Venier.

Qui non ci sarebbe nemmeno bisogno di specificarlo: è la “principessa triste”, lady Diana Spencer.



Proseguiamo con un’altra attrice dell’ultima generazione di artiste italiane: Giovanna Mezzogiorno.

Infine, per concludere, anche in questa occasione mi è successo il buffo fenomeno di intravedere nel volto femminile del dipinto, una somiglianza maschile. Sarebbe questa:



Ebbene sì, abbiamo qui la celeberrima faccia di quel gran stracciatore di cuori di Hugh Grant (che siano maschili o femminili poi, come da spirito del nostro giochino, poco importa…).

Per oggi chiudo qui questa puntata in versione ridotta. Spero di avere più cose da raccontarvi le prossime volte, ma intanto invito tutti a visitare il blog di Kika, per scoprire le sorprese che la nostra maghetta della moda è riuscita a scovare.

6 commenti:

Kika ha detto...

Incredibile a dirsi, ma la somiglianza più stretta io la vedo con Hugh Grant! Dal punto di vista emotivo invece trovo un interessante nesso con la "principessa triste", per via dell'espressione del volto...
Comunque a ben pensare non è strano che riesci a trovare grandissime somiglianze anche con volti maschili: certi tratti non hanno sesso, e si può ben vedere nelle parentele familiari. Con Hugh Grant in pratica hai trovato il gemello segreto della bella in kimono :)

Sono tanto contenta di aver ricominciato la nostra rubrichetta incrociata, vedrai che ci darà delle belle soddisfazioni!

Bacini gemellini

Gillipixel ha detto...

@->Kika: ehehhehehe :-) è vero, Kika, anche a me quella di Hugh sembra la più riuscita :-) fermo restando che, magari per un'uscita al sabato sera, continuo a preferire un soggetto femmineo dalle gote setose e con le labbra morbide, anziché in qualche nerboruto viril villoso e dalla mascella squadrata :-) credo sia molto vero quello che dici: i lineamenti dei volti alla fine hanno un che di universale...poi capita anche di imbattersi in certi tratti nodali fondamentali :-) non so come dire...c'era un gioco ad esempio che facevo spesso in discoteca: osservavo quella miriade di volti e ogni tanto mi capitava di cogliere l'essenza di un qualche volto già noto...non che somigliasse nel vero senso della parola, ma c'era un quid somatico che riecheggiava :-) ehehehe...non so come spiegare, fa niente :-)

Sì, è bello aver ricominciato le nostre rubrichette...stavolta ero un po' a corto di argomenti artistici, ma spero di rifarmi nelle prossime puntate :-)

Grazie, Kika :-)

Marisa ha detto...

...e via, lasciamelo dire:
è proprio bello il chitarrista!!!
ahahahhahahahha


p.s.
anch'io vedo maggiore somiglianza con Hugh Grant ma davanti al chitarrista macho, ahimè l'arte imparala e mettila da parte..
ahahahhaha

Gillipixel ha detto...

@->Marisa: ahahahhahaha :-) ti dirò, Mari, se non me lo facevi notare tu, non l'avrei nemmeno guardato :-) sempre per il summenzionato motivo che, per quanto mi riguarda, mi saltano all'occhio più le fattezze sinuose e delicate, e non i nerboruti viriloidi, il mio sguardo era tutto concentrato sulla cantante :-) ad ogni modo, così ad occhio e croce, se questi qui sanno suonare la chitarra, allora ho quasi la certezza che fra 5 minuti passerà uno stormo di asini volanti sopra casa mia :-)

Bacini chitarroidi :-)

Marisa ha detto...

Infatti il ragazzo è palesemente solo un figurante d'effetto!!!! ;-)

Gillipixel ha detto...

@->Marisa: devono essere suonatori di altro genere di strumento :-)

Bacini alternativi :-)