martedì 16 febbraio 2016

4) "Mini-Romances" - "La verità vi prego sull'odore"


Fra le genti del regno di Documentia, spesso le labbra degli anziani, nel loro profondo raccontare, accarezzano ancora stralci di leggenda rievocanti le gesta sensuose di Rosuberta Usquarni Motoruacchio, la donna più odorosa di ogni epoca. Infiniti sono i portenti narrati sul conto dell'olezzante talento di Rosuberta, ma forse insuperato rimane il mito di un suo certame erotico iperbolico.

Per dieci giorni e quindici notti filate, Rosuberta aveva battagliato le dolci scaramucce del talamo con Protruvio Smargiassoni De Filomenis Terzo, uno dei pochi amanti in grado di reggere quella superba possanza aromatica d'estasi femminea. Si era sul finire di Gennaio, fuori era ghiaccio e gelo per ogni dove. All'alba dell'undicesimo giorno, mentre Protruvio giaceva esausto sul letto, Rosuberta s'avvicinò alla finestra e socchiuse lievemente vetri e imposte. Per effetto dell'effluvio sprigionato dal suo aulente corpo sulla natura circostante, nella raggiera di un miglio intorno, tutto fiorì con inusitata virulenza: dai tigli sbocciò la buganvillea; i meli espettorarono abnormi ciliegie; le viole del pensiero si espressero in fogge e colori così articolati da dare vita a una nuova corrente filosofica; il mais esplose in pannocchie simili a grossi siluri zigrinati; una quercia secolare si mutò in sempreverde, stillante ghiande mini-falliche; mentre dalle fronde del lungo filare di gelsi, grazie all'immediato lavorio di super bachi tessitori, prese a prorompere una rigogliosa infiorescenza di mutandine e reggiseni di seta, già tessuti e confezionati, con un flessibile ramoscello di salice, incorporato in luogo del ferretto!

Soddisfatta, Rosuberta sbirciò per qualche istante il vigoroso spettacolo. Si annusò furtiva un'ascella compiacendosi della propria speziata energia. Spalmò una vigorosa alitata gentile sullo stipite dello scuro, dal quale cigolò fuori subitaneo un profumato virgulto di cappero. Richiuse la finestra e si tuffò di nuovo nel letto a respirare nel sonno di Protruvio, mentre fuori iniziavano a riecheggiare i primi suoni di trebbiatrice mai uditi nel mese di gennaio fra le genti di Documentia. Da allora in avanti, quel miglio circolare di terra del regno di Documentia venne chiamato Nuova Sensualonia. Nessuna coppia di umani, animali, vegetali o sassi può più addentrarvisi senza cadere in stato di folle e sfrenato innamoramento vicendevole...(perché, si sarà chiesto l'attento lettore, dieci giorni e quindici notti? Semplice: la celestiale portanza odorosa di Rosuberta, nell'epico lasso di giornate, aveva suscitato anche alcune eclissi totali di sole)...

2 commenti:

Kika ha detto...

Cambio di registro ma altri sorrisi che ci strappi con le tue trovate :) L'immagine che resterà negli annali della mia memoria letteraria: il materializzarsi della biancheria di seta come diretta fioritura dei gelsi :)) Ecco, il bello dei tuoi scritti è che spesso riesci a far coincidere l'ironia con la "poesia" (nel senso di immagini e atmosfere poetiche). Succede anche con le vignette delle nutrie :)
Questo racconto, coi personaggi dai nomi e particolarità così strambe, mi ha anche fatto tornare in mente un giochino in cui mi ero cimentata tempo fa. In pratica avevo preso le parole di un cruciverba risolto - che ovviamente non hanno nessi tra loro - e le avevo usate per costruire una storiella di senso compiuto (si fa per dire :)). Mi ero molto divertita, se avessi tempo non mi dispiacerebbe rifarlo... anzi... quasi quasi potremmo lanciarci in una sfida: usiamo entrambi le stesse parole e vediamo che storie riusciamo a tirarne fuori, sicuramente uscirebbero diverse! Che ne dici? ;)

Gillipixel ha detto...

@->Kika: ehehhhe :-) grazie Kika :-) le nutrie sono molto fiere di questa tua considerazione simpatica :-))) anche a me è piaciuto tanto creare quell'immagine di fioritura intima :-)))))

Il gioco delle parole crociate mi sembra molto interessante :-) accetto la sfida :-) quando abbiamo un po' di tempo, ci proviamo dai :-)

Bacini fioriti :-)))