venerdì 19 febbraio 2016

7) "Mini-Romances" - "Bollito di romanzo e salsa d'anarchia"


Perché, caro lettore, pretendi che io scriva una storia eccezionale, in cui accadano eventi straordinari, dove si scambino dialoghi ineccepibili e tutto si svolga in una coerenza narrativa precisa al millimetro, quando nella vita di ogni giorno, il più del tempo é fatto di noia, le cose succedono senza un filo conduttore e tutti parlano per frammenti dispersi? E per di più, dovrei fingere di calarmi in una "drammaturgia" della realtà appositamente costruita. Dovrei parlare usando l'imperfetto, facendo come se quelle cose fossero davvero state...
Ti racconterò invece di Standar Dina Mesotipo, impiegata alle poste, sportello "Pacchi/e raccomandate". E di come un giorno si presentò allo sportello Normilio Equipari, chiedendo di ritirare una "pacchia" in arrivo da Trastullenberg, per la quale disponeva di regolare notifica. La pacchia era stata spedita dal professor Burlario Scherzonovich, docente all'università di Trastullenberg, dove reggeva la cattedra di "Canzonatura Applicata e storia medievale di Presa per il Culo".
Standar Dina non aveva mai udito in vita sua una serie di stramberie simili. Con gran riluttanza, quasi a non turbare l'incanto, suggerì a Normilio che forse c'era stato un equivoco. Ma solo forse.
Normilio le rammentò che si trovavano pur sempre dentro a una storia romanzata: avrebbero potuto ribellarsi al narratore e fare quel che volevano. Decisero dunque che nella loro storia si poteva vivere senza mangiare, si mangiava solo per il piacere di farlo. Decisero che potevano innamorarsi e smettere di esserlo quando volevano; che avrebbe fatto notte o giorno a seconda del proprio capriccio; che si poteva fare l'amore per giorni filati senza essere mai sazi; che gli uomini potevano mutarsi in donna, e viceversa, a ripetizione e senza mai sosta. Nelle loro fantasticherie, erano quasi giunti a decidere di spedire una lettera all'autore di queste righe, piena di insulti colorati e scherzosi, quando dal retro dell'ufficio, inopinatamente si affacciò il direttore, annunciando con sgomento a Standar Dina che era arrivata pocanzi una pacchia raccomandata da Trastullemberg...

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