giovedì 23 giugno 2016

"Un pensiero al giorno"

88 - "Happiness is a warm fun"

Mi è venuto da chiedermi quale potrebbe essere indicato come tema dei temi di tutta la letteratura mondiale di ogni tempo.

Di certo una domanda tanto immensa da suonare abbastanza assurda, proprio per la sua vastità. Ma se in qualche modo dovessi rispondere, indicherei, come argomento portante di ogni letteratura, questo: la felicità è uno stato troppo intenso da poter essere sopportato.

Potrà suonare come un paradosso, ma non va dimenticato che l'essenza stessa del vivere è fondata su paradossi.

Ognuno vuole essere felice a questo mondo. Ma al tempo stesso, ognuno capisce anche come la felicità possa essere soltanto costruita per fasi momentanee.

Questo non significa che ci si augura di stare male...per carità, sgombriamo assolutamente il campo dal possibile equivoco. Tutti aspiriamo alla serenità, a vivere momenti belli, alla piacevolezza. Però ci sembra quasi inimmaginabile un ipotetico stato di felicità continuativo, pieno, ininterrotto e immutabile.

A volte, scherzando, si dice che se ci facessero scegliere quale delle cantiche della Divina Commedia poter visitare, eviteremmo di sicuro il Paradiso, perché lì non succede mai nulla.

Al di là della facezia pura, in essa è contenuto anche un sentire effettivo, che a che fare con quanto accennato sopra. Una felicità completa, senza una falla o una pur minima pecca, va al di là della nostra stessa capacità di concettualizzarla. Così come fatichiamo a concepire il "nulla" puro (pur avendone una vaga intuizione), stentiamo a concepire la felicità assoluta.

Allora, se ci fate caso, le storie raccontate da ogni autore di ogni epoca, a partire da Omero, passando per Ariosto, Cervantes, Tolstoj, Flaubert, Kundera, Murakami e così via, parlano sì di tantissimi temi e sfumature care all'animo umano, ma fondamentalmente parlano soprattutto di quanto la felicità possa realizzarsi solamente ad un grado di somma imperfezione.

Ecco dunque che, cercando una piccola frase come possibile titolo per queste brevi riflessioni, mi è parso indicato e curioso parafrasare le parole di una bellissima canzone dei Beatles (segnatamente, scritta da John Lennon, intorno al 1967-68). "...Happiness is a warm gun..." dice la canzone, prendendo ironicamente a prestito uno slogan a favore della vendita di armi: "...Felicità è una pistola calda...", con riferimento a un colpo appena esploso.

Ai miei fini, la frase è invece diventata: "...Happiness is a warm fun...", ossia "...Felicità è un tiepido divertimento...", a sottolineare l'incorreggibile imperfezione dell'essere felici.


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