lunedì 25 luglio 2016

"Un pensiero al giorno" 120 - "James Bondaggio"

"Un pensiero al giorno"

120 - "James Bondaggio"

Non sarà la stessa cosa, ma se Picasso diceva: "...A dodici anni sapevo disegnare come Raffaello, però ci ho messo tutta una vita per imparare a dipingere come un bambino...", dal canto mio, mi sento invece di poter dire che ci ho messo pure io un sacco di anni per riuscire ad apprezzare un po' i film di James Bond.

Non mi erano mai piaciuti, li ho sempre trovati stucchevoli e noiosi. Ma forse era solo perché non avevo mai azzeccato la chiave di lettura giusta. La quale, forse finalmente l'ho capito, non è nient'altro che la "chiave di vacca". Nel senso che i film di 007 sono delle gran "vaccate di spirito" e come tali vanno presi.

James Bond sta a metà strada tra l'assurdo, il surreale e le atmosfere da ganassa milanese (o sborone romagnolo, a scelta). Quando ordina un Dom Perignon del '57 e caviale del Volga, ti fa quasi tenerezza, e vorresti essergli vicino per potergli domandare: "...Ti posso toccare?...", e poi, assettandogli una gran manata d'affetto sulla spalla: "...Ma vai a cagare, va'!...".

In questo quadro, sono stato letteralmente affascinato dai nomi dei vari personaggi. Sono un vero e proprio florilegio di sonorità barocche, ridondanti, grottesche, beffarde e un po' stupidine quanto basta.

Sotto questo profilo, si distinguono due categorie peculiari. Quella dei nomi delle fatalone, e quella dei nomi dei cattivoni.

Fra le prime, alcuni esempi memorabili sono Pussy Galore, Tiffany Case, Mary Goodnight, May Day, nonché l'inossidabile segretaria eterna sospirante per Bond, miss Moneypenny.

Fra i birbaccioni invece possiamo annoverare i clamorosi Marc-Ange Draco, Ernst Stavro Blofeld, Emilio Largo, Grunther, Dr. Julius No, Saxby, Dr. Kananga, Francisco Scaramanga.

Con nomi del genere, l'intento sarcastico, caricaturale, espressionistico-buffo-bizzarro è più che evidente. Mi sono divertito allora a immaginare nomi di mia invenzione, per andare ad arricchire il giardino gino-andrologico jamesbondiano.

Fra le bellone non potrebbe mancare la duchessa Ascellia Spieziovna, femmina fatale che attira i maschi nella sua trappola dei sensi, grazie alla possanza aromatica del suo fascinoso fisico. Flufy Fluffensteinberg, graziosa ereditiera della fortuna del multimiliardario magnate della produzione mondiale di cotton-fioc, Gheodevo Fluffensteinberg. E poi, Codigna Fredgnafi, esperta di arti marziali e cuoca sopraffina di pietanze piccantissime. E ancora, Florilú Bulabelle, dalla parvenza molto ingenua, ma che si rivelerà l'amante più focosa mai incontrata da Bond (dopo una sessione a letto con Florilú, 007 dovrà concedersi due settimane di ricovero alla casa di cura "Mandrillo Mojo").

Tra i birbaccioni non potrà mancare Goduro Svienner, ex venditore a domicilio di aspirapolveri, incattivito e instupidito dal mestiere, con la fissa di sommergere il mondo di spazzatura. Jolando Seghbubo, già agente del KGB, attualmente ha costantemente problemi col WC. Sfinterugo Kratabanz, un pazzoide convinto che per il bene dell'umanità, sia auspicabile l'avvento di un dominio planetario della mela come razza padrona. Leozepp Milong Zippo, contrabbandiere di biancheria intima sexy, per conto dei trafficanti abusivi del repressivo staterello di Smutandonia.

Questi sono i pochi che sono venuti in mente a me, ma ciascuno si può divertire, da solo o ancor meglio in compagnia, a inventarsi le sue bellone e i suoi birbaccioni di James Bond fatti in casa.

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