sabato 10 settembre 2016

"Un pensiero al giorno" 166 - "Chicchi di donna"

"Un pensiero al giorno"

166 - "Chicchi di donna"

Quando fu chiaro che Perfezia non sarebbe stata come tutti gli altri bimbi, l'uva sopra i tralci era quasi pronta da cogliere. Nel venire alla luce, non aveva pianto, ma lasciò andare solo un lungo soffio profumato di rose, e si mise a respirare come se l'avesse fatto da sempre. Non cercava mai la tetta, non faceva cacca, né pipì, eppure cresceva bella florida e in salute.

Fin dalla prima sera su questa terra, si addormentò alle dieci e trenta, e si svegliò alle otto del mattino. Lo stesso fece tutti i giorni successivi. Non beveva mai, non mangiava mai, eppure si faceva sempre più grande, carina e piena di vita.

Al momento debito, iniziò a camminare, poi a parlare e a imparare le cose, anche se nessuno le insegnò mai nulla. A tre anni infatti di mise a scrivere su un foglietto di carta, eseguendo anche operazioni matematiche, senza averle mai viste da nessuna parte. Presto si comprese che Perfezia non aveva bisogno di insegnamenti e che la conoscenza si formava in lei spontanea, per auto-generazione.
Così prese ad andare a scuola, ma solo per fare qualcosa. Ascoltava distratta le parole delle maestre, perché spiegavano sempre cose che le si erano già formate in testa da qualche giorno. Durante la ricreazione, non faceva merenda e stava volentieri in compagnia degli amichetti, però poteva anche farne a meno.

Col passare del tempo, il panorama della personalità di Perfezia si disegnò con precisione: non aveva bisogno delle cose del mondo, così come non aveva bisogno degli altri, né dell'esperienza che solitamente ogni persona deve fare. Perfezia non amava, non soffriva, non gioiva, non pativa. Viveva semplicemente come un essere imperturbabile.

Diventò grande e si fece proprio una meravigliosa giovane donna. I ragazzi impazzivano per lei, e Perfezia si concedeva ogni tanto per storielle passeggere, senza perdere mai la sua assoluta autonomia da tutti e da tutto.

Per caso, scoperse che il batiscafo a tenuta stagna della propria indipendenza da ogni realtà, aveva una curiosa falla. Non poteva stare alla presenza, né alla vista, di grappoli d'uva matura pronta da cogliere, ancora sulla vite.

In simili circostanze, Perfezia diventava bisognosa di tutto: cibo, acqua, vino, vicinanza umana, amore, gioia, conoscenza, e anche di tutte le altre paure e le soddisfazioni di cui si nutrono gli esseri umani.

La mamma glielo aveva sempre raccontato: quando era nata, le viti avevano donato agli uomini i grappoli più grandi e sugosi mai visti. A Perfezia tornò alla mente questo ripetuto racconto, la prima volta che, avvicinandosi a un filare d'uva matura, si era resa conto del suo segreto.

Da quel giorno, attende ogni nuovo periodo di vendemmia, per poter ripetere l'esperienza di capire cosa vuol dire avere esperienza, essere donna maturata insieme all'uva, sentire il sangue che scorre dentro come vino corposo, far ubriacare un amante abbracciato stretto sotto i tralci, con soavi baci che sanno di chianti e amorosi aliti al profumo di rosa.



3 commenti:

Occhi blu ha detto...

Chicchi di donna o ... chicchi di Gillipix?
L'ho letto e riletto attentamente più volte e, tra le righe, c'è molto del suo autore nel personaggio della fiaba.
Bella idea, originale come al solito, ma che, a mio parere, e non prendertela (non tutti i commenti possono essere sempre elogiativi), avrebbe bisogno di essere sviluppata un po' di più nel finale.
;)

Occhi blu ha detto...

P.S. le canzoni non posso quasi mai ascoltarle la sera qdo ti leggo, ma le fotografie le guardo sempre con interesse.
Cos'è quello?
Mi riferisco a quel "coso" che ora mi sembra un animaletto peloso (un castorino?) ora un attrezzo domestico per togliere velocemente la polvere ...

Gillipixel ha detto...

@->Occhi Blu: È vero Ou Bee, non solo il finale, ma tutta l'idea poteva esser sviluppata meglio...a volte il poco tempo e la fretta di pubblicare fanno questi effetti :-)
Lo strano essere è un vecchio spazzolone abbandonato :-) mi piaceva proprio per quel suo aspetto strano da animaletto setoloso, e l'ho fotografato :-)

Bacini setolosi :-)